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Avatar di Alma Gattinoni

Un altro capitolo breve, ma denso, molto importante ai fini della storia. Un passo avanti nel raccontare la palestra delle relazioni con gli altri e la definizione del proprio essere. C'è la distinzione tra il piacere sul piano fisico e il piacere sul piano delle parole. C'è lo sgorgare di tante sensazioni anche contrastanti, anche maldestramente interpretate e l'inizio di una introspezione che promette l'avventura della crescita consapevole. Curiosità, perplessità, irritazione, presa a cuore, imbarazzo, tenerezza, una gamma di sfumature del "guazzabuglio del cuore". Capitolo importante perché emergono due novità: la presenza non solo evocata di lei (in corsivo), trattata come fulcro e leva per analizzare gli altri personaggi e studiata nel suo lavoro di autoanalisi; la comparsa di un piccolo libro fucsia, oggetto magico di avvicinamento precoce del solitario alla letteratura di un grande scrittore vivente. Ma anche oggetto magico di attrazione per lei, che sperimenta la meraviglia di scoprire quanto le parole di quello scrittore sappiano esprimere la nascita esplosiva di un ricordo d'infanzia e quanto sia bello fare tesoro di una frase limpidissima e rivelatrice. Dietro a quel libro, che parla di "sesso senza tabù" e di rapporto fra genitori e figli, c'è la ricchezza di due bussole irrinunciabili per un adolescente e non solo. Dietro a quel libro ci sono due scrittori, Philip Roth e l'autore, e tanti, tanti lettori, oltre al solitario e oltre a lei. Riconoscersi nel parlare con un altro, nell'ascoltarlo. Riconoscersi nelle parole di un libro. Una doppia prodigiosa scoperta che può cambiare la vita.

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Avatar di Claudia Lucca

Finalmente lei! Ed è subito gioco di sguardi: noi la guardiamo mentre lei assiste divertita alla vita che le passa davanti. Provo un po’ di tenerezza per questo artista che vuole “vedere un resto che non c’era” e oggi tifo per il solitario che - lo immaginavo! - tanto le smuove dentro, perché è bello parlare con lui. Anche se questo solitario è un po’ strano. Perché le chiede di accompagnarlo in libreria? Un libro atteso… sul “sesso senza tabù”. Ci mancava soltanto che lei iniziasse a sfogliarlo e magari leggesse un titolo di capitolo come “Sbatterselo”! Forse lei avrà pensato che lui era tutto diverso da come se l’era sempre immaginato e si sarà ripromessa di riuscire a spogliarlo almeno in parte del suo mistero. Eppure lui sembra solo preoccupato di comunicarle che esistono scrittori “viventi!” che scrivono frasi per cui appassionarsi. Perché se le parole su una pagina ci catapultano lì, nella nostra infanzia, abitiamo per un tempo infinito quello che perderemo per sempre. Siamo diventati altri (speriamo più uomini che topi), siamo quello che le nostre scelte ci hanno portato a essere. E ci commuoviamo di fronte alle innumerevoli possibilità che non abbiamo percorso. Anche noi giochiamo oggi con uno scrittore “vivente!” che fin dall’inizio di questo viaggio, di cui come sempre ringrazio, ci aveva rivelato quanto sia “preziosa” la vita “vissuta prima di diventare scrittore” e ormai “perduta”. Preziosa per lui, preziosa per ognuno di noi.

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